Il laboratorio SAET

Il Laboratorio di Storia Archeologia Epigrafia e Tradizione dell’Antico (SAET) è stato istituito nel 2016 come progetto da Andrea Giardina...

Il Laboratorio di Storia Archeologia Epigrafia e Tradizione dell’Antico (SAET) è stato istituito nel 2016 come progetto da Andrea Giardina ed è attualmente diretto da Anna Magnetto. L’articolazione interdisciplinare e la sinergia di competenze specialistiche al suo interno costituiscono il punto di forza di una struttura di ricerca peculiare: complessa, per ampiezza tematica e cronologica; agile, nelle interazioni; essenziale, per ricadute scientifiche, didattiche  e divulgative nell’ambito delle scienze dell’antichità e nella tradizione dell’antico.

Storici e storici dell’arte, filologi e archeologi, informatici e specialisti delle più innovative tecnologie applicate ai beni culturali formano la base scientifica e tecnica del SAET, le «Persone»: patrimonio di esperienze, risorse e strumenti che vanta oltre 30 anni di attività in Sicilia e Magna Grecia. Il SAET promuove la valorizzazione di tali competenze, proiettando metodologie acquisite verso orizzonti scientifici nuovi e più agili forme di divulgazione.

Le linee di ricerca rispecchiano la forte tradizione umanistica della Scuola Normale; e la rinnovano integrandosi a tecnologie informatiche avanzate. I «Progetti» trovano canali di comunicazione nel rigore metodologico delle indagini e nelle ormai ampie potenzialità di applicazioni divulgative: fonti e documenti, lessico e cultura materiale, rinvenimenti e tracce ricomponibili dell’antico sono tessere di un mosaico interattivo che ricostruisce, si racconta, interagisce. La disseminazione dei risultati e la circolazione editoriale promossa dalle «Pubblicazioni», l’orizzonte aperto di un database e quello speculare di una ricostruzione virtuale grazie alle «Risorse» indicano le linee più fertili per la dinamica, l’organizzazione, la continuità delle ricerche. Gli «Incontri» del Laboratorio, inoltre, si distinguono per la molteplice varietà di destinazione e fruizione, e per l’attenzione puntuale all’esercizio della ricerca, inteso come rigore di riflessione, elasticità di ripensamento, agilità di comunicazione.

Promozione e divulgazione, e, soprattutto, formazione alla ricerca: anche in tal senso il SAET risponde alla radicata missione della Scuola Normale, rinnovandosi nella tradizione.