SAET Outreach

A talk by Carmine Ampolo about Roma città aperta tra rappresentazione e realtà was held within the sixth cycle «Luce sull’archeologia», organized by Teatro Argentina in Rome.

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Teatro Argentina in Rome organized the sixth cycle of conferences for the year 2020 devoted to «Luce sull’archeologia» within the main theme Alle origini di Roma miti, popoli, culture.

On December 6th Carmine Ampolo, Professor emeritus of Greek History at the Scuola Normale Superiore and former director of the laboratory, held the final conference on: Roma città aperta tra rappresentazione e realtà.

Abstract Leggende e miti sulle origini di Roma e di altre città del Lazio rappresentano sia i precedenti della fondazione sia la ‘storia’ più antica con una forte mescolanza di genti diverse (da Enea con i Troiani che si uniscono alla popolazione locale fino a Romolo che popola la nuova città non solo con i Latini ma con gente di ogni risma e oltre). La storia di Roma nei secoli successivi è caratterizzata com’è noto da una notevole capacità di integrazione delle altre popolazioni, pur tra contrasti e lotte. Roma è ‘città aperta’ sin dalle origini. Di ciò erano pienamente consapevoli i Romani stessi (ad es. l’imperatore Claudio) ma anche i loro avversari. La presenza di genti di diversa origine – più o meno integrate nella popolazione che parlava latino – appare confermata da documenti di grande valore e da epigrafi, che solo in parte sono riconducibili a periodi di predominio di parlanti altre lingue (come soprattutto gli Etruschi). L’immagine che i Romani davano di sé stessi attraverso le leggende come ‘città aperta’ non è solo un mito in sé, è una proiezione o un riflesso nel complesso mondo mitico e nel suo linguaggio.

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