Qual è il vero cognome della famiglia denominata ‘Malavoglia’ nell’omonimo romanzo verghiano?

Nel seguente brano, Edoardo Sanguineti tenta di mettere in luce il rinnovamento della poesia portato avanti da un poeta di primo Novecento, e fa in questa specifica sede riferimenti molto precisi ai testi dell’autore in questione e ai loro contenuti:

Alla fine di una carriera lirica così poco brillante, sta […] colui che ha sognato per anni, nei suoi giovanili errori, amori di attrici e principesse, optando conclusivamente, un po’ per elezione e un po’ per necessità, ma veramente facendo, per una volta, di necessità virtù, in favore della cuoca diciottenne. Gli amori ancillari intervengono a sabotaggio e disgregazione delle faticose alcove dal martirio lento, a rovina delle intellettuali gemebonde, e si propongono come strumenti di calcolata polemica, almeno quanto l’atteggiamento, su altro versante, del buono sentimentale giovane romantico, che è la maschera ostentatamente démodée con cui si può persino simulare di rinascere del 1850, nel salotto buono o nella villa decrepita. La vita piccola e borghese, magari quella del mercante inteso alla moneta, sferzato dal bisogno, pare infine, per amarissimo contrappasso, soluzione più equamente accettabile, e in ogni caso meno grottescamente compromessa, che il poetico esercizio superumano.

Di chi si sta parlando?

La raccolta di Giorgio Caproni, Il muro della terra, ha un titolo ripreso da un’opera dantesca.

Quale romanziere primo-novecentesco riteneva la psicoanalisi un puro strumento conoscitivo (e in questa forma l’ha ‘usata’ in un suo celebre testo), più che una vera terapia, e in un’occasione scrisse «Grande uomo quel nostro Freud, ma più per i romanzieri che per gli ammalati»?

Quale tra le seguenti opere non fu scritta da Beppe Fenoglio?