Plutarchus, De sera numinis vindicta (548a-568a)
‘Ο Σολεὺς Θεσπέσιος, ἀνὴρ ἐκείνου τοῦ γενομένου μεθ’ ἡμῶν ἐνταῦθα Πρωτογένους οἰκεῖος καὶ ϕίλος, ἐν πολλῇ βιώσας ἀκολασίᾳ τὸν πρῶτον χρόνον εἶτα ταχὺ τὴν οὐσίαν ἀπολέσας ἤδη χρόνον τινὰ καὶ διὰ τὴν ἀνάγκην ἐγένετο πονηρός, καὶ τὸν πλοῦτον ἐκ μετανοίας διώκων ταὐτὸ τοῖς ἀκολάστοις ἔπασχε πάθος, οἳ τὰς γυναῖκας ἔχοντες μὲν οὐ ϕυλάττουσι, προέμενοι δὲ πειρῶσιν αὖθις ἀδίκως ἑτέροις συνούσας διαϕθείρειν.
οὐδενὸς οὖν ἀπεχόμενος αἰσχροῦ ϕέροντος εἰς ἀπόλαυσιν ἢ κέρδος οὐσίαν μὲν οὐ πολλὴν δόξαν δὲ πονηρίας ἐν ὀλίγῳ πλείστην συνήγαγε. μάλιστα δ’ αὐτὸν διέβαλεν ἀνενεχθεῖσά τις ἐξ ’Αμϕιλόχου μαντεία. πέμψας γὰρ ὡς ἔοικεν ἠρώτα τὸν θεόν, εἰ βέλτιον βιώσεται τὸν ἐπίλοιπον βίον· ὁ δ’ ἀνεῖλεν ὅτι πράξει βέλτιον, ὅταν ἀποθάνῃ. καὶ δὴ τρόπον τινὰ τοῦτο μετ’ οὐ πολὺν χρόνον αὐτῷ συνέπεσε.
κατενεχθεὶς γὰρ ἐξ ὕψους τινὸς εἰς τράχηλον οὐ γενομένου τραύματος ἀλλὰ πληγῆς μόνον ἐξέθανε, καὶ τριταῖος ἤδη περὶ τὰς ταϕὰς αὐτὰς ἀνήνεγκε. ταχὺ δὲ ῥωσθεὶς καὶ παρ’ αὑτῷ γενόμενος ἄπιστόν τινα τοῦ βίου τὴν μεταβολὴν ἐποίησεν. οὔτε γὰρ δικαιότερον περὶ τὰ συμβόλαια γινώσκουσιν ἕτερον Κίλικες ἐν τοῖς τότε χρόνοις γενόμενον, οὔτε πρὸς τὸ θεῖον ὁσιώτερον οὔτε λυπηρότερον ἐχθροῖς ἢ βεβαιότερον ϕίλοις· ὥστε καὶ ποθεῖν τοὺς ἐντυγχάνοντας αὐτῷ τὴν αἰτίαν ἀκοῦσαι τῆς διαϕορᾶς, οὐκ ἀπὸ τοῦ τυχόντος οἰομένους γεγονέναι διακόσμησιν εἰς ἦθος τοσαύτην. ὅπερ ἦν ἀληθές, ὡς αὐτὸς διηγεῖτο τῷ τε Πρωτογένει καὶ τοῖς ὁμοίως ἐπιεικέσι τῶν ϕίλων.
2008 I anno
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Non è mai troppo tardi
Tespesio di Soli, un uomo in rapporti di familiarità e amicizia con quel Protogene che è stato qui con noi, dopo aver vissuto nella dissolutezza la prima parte della sua vita, avendo rapidamente perduto il proprio patrimonio, si comportò a quel punto da malvagio per qualche tempo, spinto dalla necessità, e, cercando di acquisire ricchezza perché pentito della propria passata condotta, fece la fine dei dissoluti, che, quando sono legati a donne, non le tengono d’occhio, e, una volta che le hanno mollate, tentano a loro volta di corromperle disonestamente, quando ormai convivono con altri uomini.E così, senza astenersi da alcun atto vergognoso che potesse portarlo al godimento di un vantaggio o a un guadagno, mise insieme un patrimonio non grande, ma una grande fama – in poco tempo – di cattiva condotta.
L’atto di accusa più grave contro di lui fu un vaticinio portatogli dall’oracolo di Anfiloco: a quanto pare, aveva chiesto al dio, attraverso un messo, se avrebbe vissuto meglio il resto della vita; il dio gli rispose che gli sarebbe andata meglio una volta che fosse morto. In qualche modo fu appunto questo quello che gli successe, dopo non molto tempo.
Infatti, caduto a testa in giù da un’altezza considerevole, senza che gliene derivasse una ferita, ma solo un colpo, morì, e dopo tre giorni rinvenne, ormai al suo funerale.
Ripreso vigore e tornato in sé, effettuò un incredibile cambiamento del suo modo di vita: i Cilici, infatti, non sanno d’altri che sia stato più corretto negli affari, più pio nel rapporto con la divinità, più infesto ai nemici o più fedele agli amici; sicché chi lo incontrava voleva sapere la ragione di questa differenza, pensando che una tale rivoluzione nel carattere non possa avvenire di punto in bianco. E la cosa, in effetti, era vera, come l’uomo stesso raccontava a Protogene e agli amici che, come questo, erano brave persone.
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‘Ο Σολεὺς Θεσπέσιος, ἀνὴρ ἐκείνου τοῦ γενομένου μεθ’ ἡμῶν ἐνταῦθα Πρωτογένους οἰκεῖος καὶ ϕίλος
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οἳ τὰς γυναῖκας ἔχοντες μὲν οὐ ϕυλάττουσι, προέμενοι δὲ πειρῶσιν αὖθις ἀδίκως ἑτέροις συνούσας διαϕθείρειν
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μάλιστα δ’ αὐτὸν διέβαλεν ἀνενεχθεῖσά τις ἐξ ’Αμϕιλόχου μαντεία
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ὁ δ’ ἀνεῖλεν ὅτι πράξει βέλτιον, ὅταν ἀποθάνῃ
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οὐκ ἀπὸ τοῦ τυχόντος οἰομένους γεγονέναι διακόσμησιν εἰς ἦθος τοσαύτην
È corretta la traduzione:
“Pensando che un simile cambiamento di carattere non fosse cosa del primo venuto” ?
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ἀπολέσας è un aoristo
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La giuntura ἔπασχε πάθος può dirsi una ‘figura etimologica’.
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Il verbo προέμενοι per la morfologia è un
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9. Domanda
πέμψας γὰρ ὡς ἔοικεν ἠρώτα τὸν θεόν
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κατενεχθεὶς viene dal verbo κατενέχω ed è un aoristo passivo.
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11. Domanda
Il participio ῥωσθεὶς viene da ῥώννυμι.
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12. Domanda
Nella frase
μάλιστα δ’ αὐτὸν διέβαλεν ἀνενεχθεῖσά τις ἐξ ’Αμϕιλόχου μαντεία
Anfiloco è:
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13. Domanda
Nella frase
εἶτα ταχὺ τὴν οὐσίαν ἀπολέσας ἤδη χρόνον τινὰ καὶ διὰ τὴν ἀνάγκην ἐγένετο πονηρός, καὶ τὸν πλοῦτον ἐκ μετανοίας διώκων ταὐτὸ τοῖς ἀκολάστοις ἔπασχε πάθος
l’espressione ἐκ μετανοίας è dovuta al fatto che:
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