RETROSCENA DI UNA CONGIURA da TACITO Coniuratis tamen metu proditionis permotis placitum maturare caedem apud Baias in villa...
RETROSCENA DI UNA CONGIURA
da TACITO
Coniuratis tamen metu proditionis permotis placitum maturare caedem apud Baias in villa Pisonis, cuius amoenitate captus Caesar crebro ventitabat balneasque et epulas inibat omissis excubiis et fortunae suae mole. Sed abnuit Piso, invidiam praetendens, si sacra mensae diique hospitales caede qualiscumque principis cruentarentur: melius apud urbem in illa invisa et spoliis civium extructa domo vel in publico patraturos quod pro re publica suscepissent. Haec in commune, ceterum timore occulto, ne L. Silanus eximia nobilitate disciplinaque C. Cassii, apud quem educatus erat, ad omnem claritudinem sublatus, imperium invaderet, prompte daturis qui a coniuratione integri essent quique miserarentur Neronem tamquam per scelus interfectum. Plerique Vestini quoque consulis acre ingenium vitavisse Pisonem crediderunt, ne ad libertatem oreretur, vel, delecto imperatore alio, sui muneris rem publicam faceret. Etenim expers coniurationis erat, quamvis super eo crimine Nero vetus adversum insontem odium expleverit. Tandem statuere circensium ludorum die, qui Cereri celebratur, exsequi destinata, quia Caesar, rarus egressu domoque aut hortis clausus, ad ludicra circi ventitabat, promptioresque aditus erant laetitia spectaculi. Ordinem insidiis composuerant, ut Lateranus, quasi subsidium rei familiari oraret, deprecabundus et genibus principis accidens, prosterneret incautum premeretque, animi validus et corpore ingens; tum iacentem et impeditum tribuni et centuriones et ceterorum ut quisque audentiae habuisset, adcurrerent trucidarentque, primas sibi partis expostulante Scaevino, qui pugionem templo Salutis sive, ut alii tradidere, Fortunae Ferentino in oppido detraxerat gestabatque velut magno operi sacrum. Interim Piso apud aedem Cereris opperiretur, unde eum praefectus Faenius et ceteri accitum ferrent in castra, comitante Antonia, Claudii Caesaris filia, ad eliciendum vulgi favorem, quod C. Plinius memorat. Nobis quoquo modo traditum non occultare in animo fuit, quamvis absurdum videretur aut inanem ad spem Antoniam nomen et periculum commodavisse, aut Pisonem, notum amore uxoris, alii matrimonio se obstrinxisse, nisi si cupido dominandi cunctis adfectibus flagrantior est.
2012-4-anno
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Tuttavia i congiurati spinti dal timore di un tradimento decisero di affrettare l’assassinio a Baia, nella villa di Pisone, nella quale Cesare conquistato dalla sua piacevolezza si recava spesso e si dava a bagni e banchetti libero da guardie del corpo e dalla grandezza della sua condizione. Ma Pisone si rifiutò, adducendo come giustificazione l’avversione che avrebbero suscitato se avessero insanguinato l’inviolabilità del convito e gli dèi dell’ospitalità con l’uccisione di un principe, di qualunque natura egli fosse: avrebbero meglio portato a termine il compito che si erano assunti per il bene dello Stato presso Roma, in quella dimora odiata e costruita con le spoglie dei concittadini o in pubblico. Questo è quanto diceva apertamente, ma in realtà era spinto dal segreto timore che Lucio Silano, elevato a ogni onore grazie alla straordinaria nobiltà e all’educazione di Gaio Cassio, presso il quale era stato allevato, si impadronisse dell’impero, che gli avrebbero offerto senza esitazione coloro che erano estranei alla congiura e quanti avrebbero provato pietà per Nerone come se fosse vittima di un atto esecrabile. Molti ritennero che Pisone avesse anche voluto evitare che l’indole vigorosa del console Vestino si ergesse in favore della libertà repubblicana, oppure che, scelto un altro imperatore, gli facesse dono dello Stato. Egli infatti era ignaro della congiura, per quanto Nerone abbia poi grazie a quell’accusa sfogato il suo antico odio contro un innocente. Infine stabilirono di mettere in atto i loro propositi nel giorno dei ludi circensi in onore di Cerere, poiché Cesare, che usciva raramente e se ne stava rinchiuso a palazzo o nei suoi giardini, andava spesso ai giochi del circo e grazie all’allegria dello spettacolo era più facile avvicinarlo. Avevano stabilito la successione dei compiti per l’agguato: Laterano, gettandosi alle ginocchia del principe in atto di supplica come se implorasse aiuto per le sue ristrettezze economiche, lo avrebbe gettato a terra senza che se lo aspettasse e lo avrebbe bloccato, coraggioso e fisicamente robusto com’era; allora, mentre se ne stava lì a terra impossibilitato a muoversi, i tribuni e i centurioni e chiunque altro ne avesse avuto il coraggio sarebbero accorsi e lo avrebbero trucidato, mentre Scevino reclamava per sé il primo colpo, lui che aveva portato via un pugnale dal tempio della Salute o, come narrarono altri, da quello della Fortuna a Ferentino, e lo portava come se fosse stato consacrato a una grande impresa. Intanto Pisone avrebbe atteso presso il tempio di Cerere, da dove il prefetto del pretorio Fenio e gli altri dopo averlo mandato a chiamare lo avrebbero portato nell’accampamento dei pretoriani in compagnia di Antonia, figlia di Claudio Cesare, per ottenere il favore del popolo, come ricorda Gaio Plinio. Non abbiamo voluto tenere nascosta questa notizia in qualsiasi modo sia stata tramandata, per quanto sembrasse assurdo o che Antonia mettesse in pericolo se stessa e il suo nome per una vuota speranza o che Pisone, famoso per l’amore che nutriva nei confronti della moglie, si fosse impegnato al matrimonio con un’altra, a meno che la brama di potere sia più intensa di tutti gli altri affetti.
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Current
Recensione
Risposto
Corretto
Non corretto
Domanda 1 of 12
1. Domanda
coniuratis…permotis: di che costruzione sintattica si tratta?
Corretto
Non corretto
Domanda 2 of 12
2. Domanda
Cuius amoenitate captus Caesar crebro ventitabat. Dal punto di vista morfologico cosa è ventito?
Corretto
Non corretto
Domanda 3 of 12
3. Domanda
balneas :il plurale del sostantivo balneum, -i è attestato oltre che al neutro balnea, –orum anche, come in questo caso, al femminile balneae, –arum: qual è il termine che indica questo passaggio da un genere all’altro?
Corretto
Non corretto
Domanda 4 of 12
4. Domanda
ne L. Silanus […] imperium invaderet: di che proposizione si tratta?
Corretto
Non corretto
Domanda 5 of 12
5. Domanda
sublatus è il participio perfetto di quale verbo?
Corretto
Non corretto
Domanda 6 of 12
6. Domanda
prompte daturis qui a coniuratione integri essent quique miserarentur Neronem tamquam per scelus interfectum.
Questo periodo nella sua interezza può essere considerato un ablativo assoluto?
Corretto
Non corretto
Domanda 7 of 12
7. Domanda
vetus adversum insontem odium expleverit: a quale personaggio fa riferimento insontem?
Corretto
Non corretto
Domanda 8 of 12
8. Domanda
laetitia spectaculi: di che ablativo si tratta?
Corretto
Non corretto
Domanda 9 of 12
9. Domanda
et ceterorum ut quisque audentiae habuisset, scegli la corretta traduzione:
Corretto
Non corretto
Domanda 10 of 12
10. Domanda
gestabatque velut magno operi sacrum: gesto è il frequentativo di quale verbo?
Corretto
Non corretto
Domanda 11 of 12
11. Domanda
Fenio è definito praefectus da Tacito: a quale carica di enorme potere e di grande influenza sulla storia dell’impero allude nello specifico?
Corretto
Non corretto
Domanda 12 of 12
12. Domanda
comitante Antonia, Claudii Caesaris filia, ad eliciendum vulgi favorem, quod C. Plinius memorat. Il C. Plinius in questione è lo stesso autore della Naturalis Historia?
Corretto
Non corretto
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