Nel finale dell’Orlando Furioso Ruggiero affronta Rodomonte. Questi sono i quattro versi con cui si conclude il poema: «Alle squalide ripe d’Acheronte, / sciolta dal corpo piú freddo che giaccio, / bestemmiando fuggì l’alma sdegnosa, / che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa» [XLVI, 140, vv. 5-8]. L’intero duello costituisce la ripresa di un noto modello classico: quale?

Bernardo Tasso (1493-1569), padre del ben più celebre Torquato, deve la sua fama a un’opera in particolare. A quale genere appartiene?

Quale tra queste opere di Giordano Bruno (1548-1600) non ha la forma del dialogo?

In quale anno venne siglata la pace di Lodi, che portò all’equilibrio tra le potenze della Penisola e garantì la fioritura del Rinascimento?

Nel proemio alla Gerusalemme liberata, Tasso si giustifica per aver «intessuto fregi al ver» ‘abbellito il vero’ [I, 2, v. 7] ricorrendo alla celebre metafora del fanciullo e dell’amara medicina: «Cosí a l’egro fanciul porgiamo aspersi / di soavi licor gli orli del vaso: / succhi amari ingannato intanto ei beve, / e da l’inganno suo vita riceve» [I, 3, vv. 5-8]. Quale autore classico funge da modello per questa immagine?