A quale celebre personaggio alludono i versi 160-162 dei Sepolcri di Foscolo?

[…] e [sott. l’arca] di chi vide                                  160
Sotto l’etereo padiglion rotarsi
Più Mondi, e il Sole irradiarli immoto,                 162
Onde all’Anglo che tanta ala vi stese
Sgombrò primo le vie del firmamento                    164

Recensendo la Collezione delle migliori opere scritte in dialetto milanese, Pietro Giordani articolava la propria posizione avversa all’impiego dei dialetti, inadatti a comunicare i «seri ed utili concetti», preferendo a questi la «nobile lingua comune d’Italia»: «[i dialetti] tutti li credo o belli, o brutti quasi ugualmente; tutti sufficienti all’uso domestico; tutti inetti anzi nocivi alla civiltà e all’onore della nazione».

Quale autore milanese rispose provocatoriamente componendo i Dodes sonitt all’abaa don Giavan?

Quale dei seguenti scritti fu curato da Niccolò Tommaseo (1802-1874), letterato dalmata sostenitore – nell’ambito della riaperta questione linguistica – della tesi neotoscanista, che individuava nel fiorentino vivo (e anche popolare) il modello da preferire per l’intera Penisola italiana?

Quante sono le commedie di Goldoni?

Da quale testo è tratto e a cosa si riferisce Ugo Foscolo quando ricorda “l’inclito verso di colui / che l’acque cantò fatali?”?