Entella e la sua storia

A Rocca d’Entella, sito dell’antica Entella, nota soprattutto per i decreti emanati dalla boule e iscritti su tavolette di bronzo,...

A Rocca d’Entella, sito dell’antica Entella, nota soprattutto per i decreti emanati dalla boule e iscritti su tavolette di bronzo, le indagini archeologiche della Scuola Normale nella città, nelle necropoli e nel territorio hanno portato all’attenzione degli studiosi questo contesto urbano e territoriale, ricco di informazioni sulla storia e l’archeologia della Sicilia occidentale interna.

È in corso la pubblicazione integrale dei tre complessi indagati in modo più esteso e continuato: l’area centrale della città antica, nel vallone orientale, con l’oikos tardoarcaico e i magazzini pubblici di età ellenistica; il palazzo fortificato medievale; e le maqabir (aree sepolcrali di rito islamico) disposte in vari punti della Rocca.

In conformità con quanto previsto nel progetto del SAET, le indagini archeologiche sono riprese dal 2020 nei due contesti più significativi dell’area urbana: il complesso monumentale del vallone orientale e gli edifici antichi preesistenti al palazzo medievale nel settore meridionale.

Per quanto riguarda il primo dei due settori, Demetra e Kore sono presenze sempre più tangibili nel santuario urbano della conca Est, articolato su quattro terrazze. Il complesso richiama forme architettoniche e apprestamenti per riti all’aperto propri dei contesti di culto chtonio. Dal tempio ad oikos della seconda terrazza le feste tesmoforiche per la fertilità delle donne e della terra si trasferivano sulla terrazza inferiore del complesso, dove varie deposizioni votive di ceramiche, utilizzate tra IV e III sec. a.C. nei sacrifici e per i pasti rituali, sono raccolte in fossette dentro e fuori un recinto. Tra i dispositivi cultuali, è attestata anche una vasca circolare (megaron) in cui, in una fase dei riti per Demetra (megarizein), si deponevano porcellini i cui resti decomposti, mescolati a cereali, costituivano l’offerta principale alla dea.

Il sacro emerge anche dagli edifici ellenistici messi in luce nell’altro settore indagato, l’area del palazzo fortificato medievale, già interamente riportato alla luce negli scavi pregressi e adesso in corso di edizione. Qui sta venendo in luce un complesso monumentale, su due livelli: il superiore è oggi coperto da edifici medievali, mentre l’inferiore si articola in una serie di ambienti posti lungo un grande muro di terrazzamento e aperti verso valle.
Nell’ambiente a Sud sono emerse varie fossette con materiali votivi (tra cui una figurina di Atena), esiti di riti che si svolgevano a Entella tra IV e III sec. a.C. in occasione di feste ricorrenti o espressioni di devozione di singoli o di gruppi familiari.
Se Demetra e Kore si collocano a pieno titolo di eponimia nel complesso monumentale del vallone Est, la/le divinità dell’area sommitale della Rocca di Entella saranno meglio definite da una lettura complessiva di forme architettoniche, apprestamenti cultuali e regime delle offerte.

 

Entella – Galleria Fotografica

 

Antiquarium “G.Nenci”

Coordinatori scientifici: Anna Magnetto, Carmine Ampolo, Maria Cecilia Parra

Collaboratori: Agata Abate, Oriana Silia Cannistraci, Cesare Cassanelli, Alessandro Corretti, Donatella Erdas, Antonino Facella, Vanessa Gagliardi, Nicola Giaccone, Maria Ida Gulletta, Pietro Manti, Chiara Michelini, Riccardo Olivito, Marianna Perna, Emilio Rosamilia, Azzurra Scarci, Alfonsa Serra, Emanuele Taccola, Maria Adelaide Vaggioli

Acquisizione dati C. Cassanelli, A. Corretti, A. Palla
Elaborazione Emanuele Taccola


A Entella, in Sicilia, con la Scuola Normale