Entella 2023. Novità dall’età arcaica al medioevo

Si è conclusa la campagna del 2023 a Rocca d’Entella, condotta dal laboratorio SAET sotto la direzione scientifica di Anna Magnetto e Maria Cecilia Parra.

Entella 2023. Novità dall’età arcaica al medioevo

Anche la campagna del 2023 condotta nell’ambito della convenzione con il Parco Archeologico di Segesta dal laboratorio SAET a Rocca d’Entella (Contessa Entellina, PA) – sotto la direzione scientifica di Anna Magnetto e Maria Cecilia Parra (Università di Pisa) – si è conclusa con successo, associando conferme di ipotesi precedenti a nuove e importanti acquisizioni.

Le attività – che come sempre hanno coinvolto anche numerosi studenti della Normale, oltre a tirocinanti delle Università di Pisa, Firenze e Padova – si sono svolte dall’11 al 30 settembre e si sono avvalse del supporto logistico e finanziario del Comune di Contessa Entellina e dell’Azienda Vitivinicola “Donnafugata s.r.l.”.

È proseguita l’indagine nel vallone orientale della Rocca, portando in luce ulteriori contesti e materiali connessi ad attività di culto. In particolare, si è rimessa in luce una grande vasca/pozzo scavata nella roccia (per uso votivo?), dal cui riempimento vengono anche alcuni oggetti in bronzo di pregevole fattura; si sono recuperate altre deposizioni votive con ricco corredo ceramico; si sono individuati livelli di epoca arcaica, con materiali a decorazione impressa e dipinta a motivi geometrici, a testimoniare le prime fasi di frequentazione strutturata dell’area.

Lo scavo nel settore a NordOvest del complesso medievale di q. 542 ha interessato l’area antistante agli edifici di epoca protoellenistica messi in luce nelle precedenti campagne, e ha confermato la sequenza di fasi costruttive e abitative allora proposta. Si sono anzi messe in luce nuove strutture murarie, in grandi blocchi di gesso, che si integrano nella planimetria del complesso architettonico che sta prendendo forma. Il restauro della laminetta in piombo inscritta, rinvenuta arrotolata e coperta da una coppetta capovolta vicino alla fondazione di uno dei muri individuati quest’anno, potrà forse dirci di più sulla funzione del complesso edilizio e dell’intera area.

L’area è stata frequentata anche nel Medioevo, come testimonia da una parte un silos per cereali scavato nella roccia – di un tipo frequente nella valle del Belice -, dall’altra una sepoltura di rito islamico, di cui si attende la datazione radiometrica per collocarla correttamente nel contesto delle vicende dell’Entella medievale.

https://normalenews.sns.it/missioni-archeologiche-della-scuola-normale-in-sicilia-nuove-scoperte-e-ulteriori-contributi-scientifici-dagli-scavi-di-agrigento-e-contessa-entellina

Comments are closed.