Provenienza: Entella – Rinvenimento sporadico 1984
Descrizione: Coppa poco profonda ad orlo estroflesso con solcatura nella parte superiore; parete carenata. All’esterno, tra il bordo e la carenatura, iscrizione greca graffita: ΓΕΝΝΙΟΥ.
Dagli oggetti alla storia: Questo graffito presente sulla parete esterna di un vaso appartenente alla più tarda produzione di ceramica a vernice nera (cd. Campana C), prodotta in Sicilia tra il II e il I sec. a.C., è unico nel suo genere, lontano per cronologia e tipologia dalla nutrita serie di graffiti vascolari ‘elimi’, essenzialmente a carattere votivo, ben noti nella Sicilia centro-occidentale, nella prima età classica (V sec. a.C.).
Il graffito restituisce o un nome greco, Γέννιος, o un gentilizio latino, Gennius (Nenci 1988), secondo un fenomeno di persistenza linguistica non eccezionale, né isolato, nella Sicilia tardorepubblicana e tanto meno ad Entella dove, sul finire del I sec. a.C., la zecca emette ancora monete con legenda in greco, sebbene a due secoli ca. di distanza dalla proclamazione della Sicilia come prima provincia romana.
Il graffito è un’iscrizione parlante, che indica il proprietario: [sono la coppa di] Γέννιος (o di Gennius). Una coppa che si è voluta conservare nel tempo, come ci suggerisce un foro di restauro antico presente sulla parete.