Descrizione: Modanatura con profilo a ‘becco di civetta’ molto snello e fortemente aggettante. Decorazione a foglie concave contornate da due linee incise; al di sotto, in prossimità del margine inferiore, corrono altre due linee incise, orizzontali e parallele. Nelle concavità di due foglie si conservano tracce di pigmento rosso.
Dagli oggetti alla storia: Sono almeno tre i motivi che spingono a prestare attenzione particolare a questo manufatto: tipologico, cronologico, di contesto di provenienza. Motivi che si intrecciano, narrando una ‘microstoria entellina’ da inserire nel quadro ancora poco nutrito di conoscenze della storia monumentale arcaica della città elima.
Si tratta di un elemento architettonico d’eccezione per la Sicilia occidentale del VI sec. a.C., sia per cronologia (560-540 a.C.) che per decorazione e caratteristiche formali, con forti richiami ‘selinuntini’. Ma sono eccezionali anche le dimensioni, che lo riconducono ad un edificio di cospicue misure a carattere pubblico, forse sacro, attestando ad Entella forme di litizzazione monumentale precoci e tecnicamente avanzate.
Dunque, questi frammenti di kyma sono indizio significativo da una parte della forte ‘ellenizzazione’ dell’elima Entella, dall’altra della ‘vocazione pubblica’ della porzione sud-orientale del pianoro della Rocca, laddove con ogni probabilità dovevano aprirsi gli spazi agoraici della città, dominati tra l’altro da edifici di culto.