Ascia litica E 933

Classe: Industria litica Forma/Tipo: Ascia Materiale: Serpentino bluastro Dimensioni: lungh. 9,2; largh. del taglio 5,2; spess. 2,3 Stato di conservazione/restauri:...

Classe: Industria litica
Forma/Tipo: Ascia
Materiale: Serpentino bluastro
Dimensioni: lungh. 9,2; largh. del taglio 5,2; spess. 2,3
Stato di conservazione/restauri: Integra, con una scheggiatura all’estremità del taglio
N. Inventario: E 933
Collocazione: Settore E – Vetrina E1
Provenienza: Entella, Palazzo fortificato – Edificio inferiore (SAS 1) – Amb. XI – Rinvenimento 1988
Contesto di provenienza: Livello di crollo (US 183) in Amb. XI (prima metà XIII secolo)
Descrizione: Ascia in serpentino bluastro, con taglio accuratamente levigato; codolo lievemente grezzo per favorire l’innesto nel manico
Produzione: Non determinata
Cronologia: Età neolitica?
Bibliografia: A. Corretti, Edificio medievale (SAS 1-2), «ASNP», s. III, XX, 2-3, 1990, 439-450; 444, 446, nota 10, tav. XCIII, 3.

 

Dagli oggetti alla storia: L’interesse di questo strumento litico non risiede nelle caratteristiche formali, curate ma tutto sommato consuete per questa classe di manufatti, né per l’attestazione a Entella: altro materiale di età Neolitica e Eneolitica è stato infatti recuperato sia sulla Rocca d’Entella sia nel territorio.
È piuttosto il contesto in cui è stato recuperato – su di un pavimento di epoca medievale, sigillato da uno spesso strato di tegole in crollo – a incuriosirci. Possiamo infatti immaginare che un abitante dell’Entella della prima metà del XIII secolo – quella che sostenne la rivolta contro Federico II di Svevia – abbia raccolto e conservato l’oggetto, forse ritenendolo un talismano, come accadeva comunemente nel Medioevo (e non solo) per analoghi reperti litici preistorici. Un talismano che purtroppo non ha impedito né la sconfitta di Entella, né il crollo del tetto che lo custodiva.

© SNS – Archivio fotografico SAET.
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