Descrizione: Macina ‘corrente’, ovalizzata, con forma ‘a goccia’. Presenta due fori circolari, passanti: uno al centro e un altro laterale, nell’appendice per la rotazione. Superficie di molitura a piano inclinato verso il centro, molto liscia e usurata, con due profondi solchi radiali. Superficie opposta lievemente convessa.
Dagli oggetti alla storia: Macine rotative cilindriche basse, di questa tipologia, erano composte da due elementi simili, quello superiore o ‘corrente’ e quello inferiore, o ‘dormiente’, che funzionavano ruotando orizzontalmente l’uno sull’altro grazie a dispositivi di fissaggio, centratura e sospensione, e a manovelle alloggiate superiormente o lateralmente nella macina superiore, ‘corrente’. Esemplari di questo genere, integri o frammentari, sono molto frequenti a Entella da ritrovamenti sporadici o da contesti di epoca medievale, quando diviene frequente l’uso della calcarenite locale – il materiale lapideo da cui sono tipicamente ricavati questi oggetti – anche come pietra da costruzione.
In questo caso, la macina stessa è divenuta materiale lapideo di reimpiego nella tessitura del basolato dell’ambiente XII, la cui datazione alla fine XII-prima metà XIII secolo fornisce un termine ante quem per un suo inquadramento cronologico.