Macina circolare E 2127

Classe: Macine Forma/Tipo: Macina rotativa cilindrica Materiale: Calcarenite a grana grossa Dimensioni: diam. 44,5 max. - 39,5 min.; spess. 8,2...

Classe: Macine
Forma/Tipo: Macina rotativa cilindrica
Materiale: Calcarenite a grana grossa
Dimensioni: diam. 44,5 max. – 39,5 min.; spess. 8,2
Stato di conservazione / restauri: Integra, con forti segni di usura
N. Inventario: E 2127
Collocazione: Settore I
Provenienza: Entella, Palazzo fortificato – Edificio inferiore (SAS 1) – Rinvenimento 1989
Contesto di provenienza: Basolato dell’ambiente XII (US 1102)

Descrizione: Macina ‘corrente’, ovalizzata, con forma ‘a goccia’. Presenta due fori circolari, passanti: uno al centro e un altro laterale, nell’appendice per la rotazione. Superficie di molitura a piano inclinato verso il centro, molto liscia e usurata, con due profondi solchi radiali. Superficie opposta lievemente convessa.

Produzione: Regionale o locale
Cronologia: ante fine XII – prima metà XIII secolo
Bibliografia: A. Corretti, Edificio medievale (SAS 1-2), «ASNP», s. III, XX, 2-3, 1990, 439-450; 443, tav. XCII, 6; A. Corretti, Resti medievali di Entella, in Dagli scavi di Montevago e di Rocca d’Entella un contributo di conoscenze per la storia dei Musulmani della Valle del Belice dal X al XIII secolo. Atti del Convegno (Montevago 1990), a cura di G. Castellana, Agrigento 1992, 51-66; 54-55, fig. 5; M.G. Canzanella, Per uno studio della cultura materiale: le macine da Entella, in Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del Convegno (Gibellina, 22-26 ottobre 1994), Pisa 1997, 251-290; 260-262 e 274, cat. n. 34, tav. XLIV, 6.

 

Dagli oggetti alla storia: Macine rotative cilindriche basse, di questa tipologia, erano composte da due elementi simili, quello superiore o ‘corrente’ e quello inferiore, o ‘dormiente’, che funzionavano ruotando orizzontalmente l’uno sull’altro grazie a dispositivi di fissaggio, centratura e sospensione, e a manovelle alloggiate superiormente o lateralmente nella macina superiore, ‘corrente’. Esemplari di questo genere, integri o frammentari, sono molto frequenti a Entella da ritrovamenti sporadici o da contesti di epoca medievale, quando diviene frequente l’uso della calcarenite locale – il materiale lapideo da cui sono tipicamente ricavati questi oggetti – anche come pietra da costruzione.
In questo caso, la macina stessa è divenuta materiale lapideo di reimpiego nella tessitura del basolato dell’ambiente XII, la cui datazione alla fine XII-prima metà XIII secolo fornisce un termine
ante quem per un suo inquadramento cronologico.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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