Kyma lapideo E 1022

Classe: Elementi architettonici Forma/Tipo: Kyma o cornice ionico-siceliota Materiale: Gessarenite Dimensioni: fr. ricomposto, max. 22,8 x 12,9 x 8,3; altro...

Classe: Elementi architettonici
Forma/Tipo: Kyma o cornice ionico-siceliota
Materiale: Gessarenite
Dimensioni: fr. ricomposto, max. 22,8 x 12,9 x 8,3; altro fr., max. 13,5 x 9,6 x 6,4.
Stato di conservazione / restauri: Si conservano due frammenti: uno ricomposto con restauro (a ds.), l’altro non contiguo (a sin.), ma pertinente alla stessa cornice.
N. Inventario: E 1022
Collocazione: Settore A
Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel pianoro sommitale sud-orientale – Rinvenimento 1989
Contesto di provenienza: Strato (US 10) pertinente all’abitato medievale impiantato sulle rovine di un edificio antico.

Descrizione: Modanatura con profilo a ‘becco di civetta’ molto snello e fortemente aggettante. Decorazione a foglie concave contornate da due linee incise; al di sotto, in prossimità del margine inferiore, corrono altre due linee incise, orizzontali e parallele.
 Nelle concavità di due foglie si conservano tracce di pigmento rosso.

Produzione: Maestranze locali/siceliote, con ‘modelli’ di tradizione selinuntina.
Cronologia: Metà del VI sec. a.C.
Bibliografia: D. Moreschini, SAS 12, «ASNP», s. III, XX, 2-3, 1990, 505-512; 508, tav. CXV, 4; M.C. Parra, N. Giaccone, Entella. Un kyma lapideo dall’area del vallone orientale, «ASNP», s. 5, 5/2, 2013, 67-77, figg. 57-59.

 

Dagli oggetti alla storia: Sono almeno tre i motivi che spingono a prestare attenzione particolare a questo manufatto: tipologico, cronologico, di contesto di provenienza. Motivi che si intrecciano, narrando una ‘microstoria entellina’ da inserire nel quadro ancora poco nutrito di conoscenze della storia monumentale arcaica della città elima.
 Si tratta di un elemento architettonico d’eccezione per la Sicilia occidentale del VI sec. a.C., sia per cronologia (560-540 a.C.) che per decorazione e caratteristiche formali, con forti richiami ‘selinuntini’. Ma sono eccezionali anche le dimensioni, che lo riconducono ad un edificio di cospicue misure a carattere pubblico, forse sacro, attestando ad Entella forme di litizzazione monumentale precoci e tecnicamente avanzate.
Dunque, questi frammenti di
kyma sono indizio significativo da una parte della forte ‘ellenizzazione’ dell’elima Entella, dall’altra della ‘vocazione pubblica’ della porzione sud-orientale del pianoro della Rocca, laddove con ogni probabilità dovevano aprirsi gli spazi agoraici della città, dominati tra l’altro da edifici di culto.

 

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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