Descrizione: Lama foliata, due alette adunche, peduncolo conico e asta per innesto. Nell’immagine, E 629 a sin., E 2577 a ds.
Dagli oggetti alla storia: Queste punte di freccia devono considerarsi oggetti in uso secondario. La loro funzione primaria come armi da offesa è infatti da escludere in questo contesto e dunque si deve ipotizzare un utilizzo secondario diverso. Il rinvenimento nell’area della cava ubicata alle spalle del complesso monumentale del vallone Est, potrebbe suggerire un impiego come strumenti di finitura di materiali lapidei. Ma forse è preferibile pensare a una funzione secondaria di queste punte di freccia come oggetti votivi: ex-voto cioè offerti in questo complesso di edifici riferibili almeno in parte a un Thesmophorion urbano (santuario delle divinità ctonie per eccellenza, Demetra e Persefone). L’offerta di punte di freccia è del resto attestata in molti santuari della Magna Grecia e della Sicilia.