Orecchino E 312

Classe: Monili Forma/Tipo: Orecchino a campanella Materiale: Lega di rame e corniola Dimensioni: diam. max. 2,8; min. 2,3 Stato di...

Classe: Monili
Forma/Tipo: Orecchino a campanella
Materiale: Lega di rame e corniola
Dimensioni: diam. max. 2,8; min. 2,3
Stato di conservazione/restauri: Interamente conservato
N. Inventario: E 312
Collocazione: Settore G – Vetrina G4
Provenienza: Entella, Necropoli A – Fase medievale – Rinvenimento 1989
Contesto di provenienza: Tomba 47
Descrizione: Orecchino a campanella in lega di rame, con grano lenticolare in pietra traslucida rossa (corniola).
Produzione: Non determinata
Cronologia: XII-XIII secolo (?)
Bibliografia: R. Guglielmino, Necropoli A, «ASNP», s. III, XX, 2-3, 1990, 514-539; 516, nota 9; P.F. Fabbri, Relazione antropologica preliminare sulla Necropoli A, «ASNP», s. III, XX, 2-3, 1990, 539-547, passim; A. Corretti, Entella, in Federico e la Sicilia. Dalla terra alla corona, Palermo 1995, 93-110; 106, scheda [A50].

 

Dagli oggetti alla storia: L’orecchino, di una forma semplice ma impreziosito da un grano di corniola, è stato rinvenuto nella Necropoli A di Entella, area utilizzata dall’età arcaica al Medioevo, ultimo periodo di uso della necropoli, corrispondente all’ultima fase di vita della città. Proviene da una delle numerose sepolture conformi al rituale funebre islamico, l’unica con cassa lignea, di cui si sono conservati solo numerosi chiodi di ferro utilizzati per la sua costruzione.

Trovato a contatto con il parietale, in corrispondenza dell’orecchio sinistro di una giovane donna di 19-20 anni ca., questo semplice gioiello, di una foggia ancora molto attuale, costituisce una delle rarità nell’ambito delle sepolture islamiche, solitamente prive di ogni oggetto di corredo. La sua presenza, accompagnata anche da quella di un anellino (E 452-453), mostra che a questa giovane donna, forse appartenente ad una famiglia di un certo rilievo sociale, era stato concesso di indossare per sempre i suoi monili, in deroga all’ottemperanza di un preciso rituale funebre.

© SNS – Archivio fotografico SAET.
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