Descrizione: Elemento in lamina bronzea, schiacciato ma originariamente parallelepipedo o troncopiramidale, lacunoso nella parte inferiore. Sulla faccia piana 4 teste di perni di fissaggio del meccanismo interno e il foro per un quinto; in alto a ds. il foro rettangolare per l’inserimento dell’occhiello sporgente del boncinello; in basso al centro il foro per la chiave. Visibili tracce della doratura originaria.
Dagli oggetti alla storia: Questo elemento di raffinata fattura apparteneva probabilmente alla chiusura di una cassapanca o forziere. La piastra doveva essere applicata alla parete del mobile, mentre sul coperchio era fissato un elemento metallico con cerniera, detto boncinello, dotato di un occhiello finale che si inseriva nel foro rettangolare e veniva bloccato dal chiavistello.
La cassapanca, o cassone, costituiva il mobile più comunemente utilizzato per riporre indumenti e suppellettili. Dotato di rinforzi metallici o rivestito da piastre (forziere) poteva poi divenire la sicura custodia di ricchezze. Abbiamo così documentato un contenitore di pregio, con serratura dorata, dal palazzo fortificato di Entella: facile immaginare che abbia contenuto abiti raffinati e oggetti di valore, nell’ultima fase di splendore della città, nei primi decenni del XIII secolo.
Ma la serratura è schiacciata, infranta: e questo, ancora, ci ricorda il tragico epilogo di quella stagione di libertà.