Descrizione: Orlo ad anello, collo cilindrico e parte superiore di ansa a gomito, inclinata verso l’alto, con bollo circolare impresso: al margine, il nome del fabbricante ΖΗΝΩΝΩΣ (Zenonos); al centro, la rosa di Rodi; in basso, i berretti dei Dioscuri.
Dagli oggetti alla storia: Caratterizzata ancora oggi da vigneti, l’isola di Rodi tra il primo ellenismo e la prima età imperiale esportava nel Mediterraneo il proprio vino, commercializzandolo in cambio di grano. Testimonianza di questi traffici sono le anfore, la cui forma tipica, unita alla frequenza di bolli con il nome del fabbricante o del sacerdote eponimo, costituiva un marchio di garanzia e di autenticità contro i tentativi di contraffazione, che evidentemente interessavano questo prodotto, molto richiesto non perché di qualità eccellente, ma perché considerato ‘esotico’ in quanto proveniente dall’Oriente greco e come tale ricercato soprattutto dalle classi medie come status symbol. La presenza di anfore rodie a Entella documenta l’esistenza di questo traffico commerciale anche nella Sicilia occidentale interna e questo bollo, in particolare, aumenta la conoscenza del raggio di esportazione dei prodotti del fabbricante Zenone, attivo nel secondo quarto del II sec.a.C. e attestato anche a Erice e a Monte Iato.