Descrizione: Muso squadrato, criniera eretta, resa plastica di occhie orecchie. Fasce di vernice, diversamente diluita, di colore variante dal rosso al nero, sulla zampa anteriore ds., alla base del collo, sul muso e sulla criniera, forse a rappresentare i finimenti.
Dagli oggetti alla storia: In Sicilia, come in Grecia, oggetti di questo tipo furono molto diffusi: ne sono stati identificati gruppi diversi prodotti a Siracusa, Randazzo e soprattutto Selinunte, che ebbe contatti ben noti con Entella fin da età arcaica.
Il rinvenimento nella necropoli suggerisce che questo oggetto ebbe una funzione di balsamario-giocattolo collegato ad una sepoltura, probabilmente infantile, come già aveva ipotizzato Paolo Orsi per tutta la classe dei vasi plastici zoomorfi di età arcaica e classica.
Non si deve comunque dimenticare che oggetti di questo tipo possono aver avuto anche un significato cultuale, vista l’abbondanza dei ritrovamenti nei depositi votivi di importantissimi santuari arcaici della Sicilia: quello della Malophoros a Selinunte e il thesmophorion di Bitalemi a Gela.