OSCILLA E 208, E 212, E 218, E 421, E 513, E 514, E 1171, E 1758, E 2595, E 3805, E 4270, E 4473, E 6722

Classe: Oscilla Forma/Tipo: Oscilla discoidali, lisci e decorati, con fori passanti Materiale: Ceramica acroma e ingubbiata Dimensioni: diam. 6 min. -...

Classe: Oscilla
Forma/Tipo: Oscilla discoidali, lisci e decorati, con fori passanti
Materiale: Ceramica acroma e ingubbiata
Dimensioni: diam. 6 min. – 8,4 max.; spess. 1,5 min. – 2,6 max
Stato di conservazione / restauri: Integri, talora con piccole lacune
N. Inventario: E 208, E 212, E 218, E 421, E 513, E 514, E 1171, E 1758, E 2595, E 3805, E 4270, E 4473, E 6722
Collocazione: Settore I – Vetrina I2
Provenienza: Entella, Aree di edifici pubblici e di abitato nel vallone orientale (SAS 3/30, 10, 15), sul pianoro sommitale meridionale (SAS 12 e 16) e sui rilievi settentrionali (SAS 9). Tre i rinvenimenti sporadici – Rinvenimenti 1986-2008.
Contesto di provenienza: Contesti stratigrafici differenti, soprattutto di età ellenistica. Tre non determinabili.

Descrizione: Gruppo di 13 oscilla discoidali, tutti con due fori passanti per la sospensione, ad eccezione di E 1171 con un solo foro. Superfici acrome; solo E 208 ed E 212 conservano scarse tracce di ingubbiatura. Tutti presentano superfici lisce, ad esclusione di E 421 con due piccoli bollini ovali su una faccia, e di E 1171 con lato posteriore convesso e anteriore configurato a maschera gorgonica in rilievo: volto frontale arrotondato, naso con larga base, occhi sommariamente accennati, arcate sopraciliari sporgenti, corta capigliatura ricadente sui lati.

Produzione: Locale?
Cronologia: IV-III sec. a.C., in base ai contesti e a confronti siciliani e magnogreci
Bibliografia: Per E 513, E 514, vd. D. Moreschini, SAS 12, «ASNP», s. III, XXII, 3, 1992, 700-704; 701, tav. XXXV, 1b- 1c. Per E 208, E 212, E 218, E 421, E 513, E 514, E 1171, vd. A. Bove, Rocca d’Entella: gli oscilla (1985-1989), in Entella I, a cura di G. Nenci, Pisa 1995, 163-168, figg. 2-3, 5-9, 11,2-3 e 5-9. Gli altri 6 esemplari sono inediti.

 

Dagli oggetti alla storia: Da diversi contesti di scavo entellini proviene un certo numero di oscilla, piccoli dischi di terracotta destinati ad essere sospesi, come indica la presenza di fori passanti e come testimoniano alcune fonti antiche. Se la funzione di questi oggetti è spesso essenzialmente pratica – con un utilizzo analogo a quello dei pesi da telaio troncopiramidali, insieme ai quali in alcuni casi sono stati rinvenuti – è possibile anche un loro uso votivo, dato il frequente rinvenimento in tombe o in santuari. Virgilio, nelle Georgiche (2, 389), ricorda che i contadini li appendevano ad un pino invocando Bacco, protettore dei raccolti, e questo uso sarebbe connesso ad un rito ateniese che prevedeva di sospendere agli alberi pendagli con raffigurazioni umane a ricordo di Erigone, figlia di Icario, impiccatasi alla vista del padre ucciso dai pastori ai quali aveva fatto degustare il vino donato da Dioniso. In questo senso va forse interpretato l’unico esemplare figurato di questo gruppo, con la rappresentazione del ben noto motivo apotropaico del gorgoneion.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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