Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel pianoro sommitale sud-orientale – Rinvenimento 1989
Descrizione: Coppetta (a sin.): orlo verticale semplice e indistinto, vasca emisferica, rastremata verso il basso, piede a disco; anse a bastoncello, orizzontali, ad angolo acuto.
Olpetta (al centro): orlo indistinto, superiormente piatto, collo trococonico a profilo concavo, corpo globulare; ansa a nastro.
Stamnos (a ds.): orlo semplice, arrotondato, corpo ovoidale, piede a disco, troncoconico; ansa a nastro verticale, impostata sulla spalla. Presenta forti tracce di bruciato.
Dagli oggetti alla storia: Vasetti miniaturistici come questi sono molto comuni nei contesti cultuali del mondo greco. Concepiti per una destinazione votiva, privi di un’utilità pratica, potevano simboleggiare i pasti rituali e le libagioni compiute nei santuari. Oppure si può immaginare che fossero dedicati in sostituzione di oggetti più costosi: ceramiche di vario genere, di cui il vasellame miniaturistico riproduce le forme. In alcuni casi, la prevalenza di determinate forme può essere indice di peculiari caratteristiche del culto e di specifiche pratiche rituali.
Oltre alla loro destinazione votiva, è anche possibile che potessero avere funzioni pratiche, come contenitori di piccole quantità di cibo o di liquido: la forma primaria di offerta alla divinità.
Il rinvenimento di questi e altri oggetti miniaturistici negli strati d’uso dell’edificio pubblico al margine del pianoro sommitale della Rocca d’Entella, di fronte al thesmophorion urbano, arricchisce i contorni della sua connotazione sacra, peraltro già ben testimoniata da altre tipologie di reperti e da caratteristiche topografiche e architettoniche.