Lucerne a vernice nera E 1536, E 2564

Classe: Lucerne a vernice nera Forma/Tipo: Lucerne a vasca aperta e tubo centrale Materiale: Ceramica Dimensioni: E 2564, diam. fondo...

Classe: Lucerne a vernice nera
Forma/Tipo: Lucerne a vasca aperta e tubo centrale
Materiale: Ceramica
Dimensioni: E 2564, diam. fondo 3,8; diam. max. 6,9; alt. 3,3 – E 1536, diam. fondo 4; diam. max. 6,9; alt, 3,7; lungh 9,9
Stato di conservazione / restauri: Quasi interamente conservate. Manca parte del beccuccio in E 256; tubo centrale fratturato in entrambe
N. Inventario: E 1536, E 2564
Collocazione: Settore F – Vetrina F1
Provenienza:Entella, Area edifici pubblici nel vallone Est – Granaio ellenistico – Rinvenimenti 1989 (E 1536) e 1991 (E 2564).
Contesto di provenienza: Strati di crollo (US 383; E 1536) di copertura fittile e lignea nell’ambiente E del granaio e strato di riempimento (US 3022; E 2564) della Cava ad Est del granaio ellenistico.

Descrizione: Due lucerne del tipo con beccuccio lievemente espanso alle estremità e foro di alimentazione leggermente ovale (E 1536), stretta spalla inclinata verso l’interno, vasca a profilo lievemente curvilineo, con tubo centrale, base piana.
 Nell’immagine, E 2564 a sin., E 1536 a ds.

Produzione: Locale?
Cronologia: Fine IV sec. a.C.
Bibliografia: Per E 1536, vd. M.C. Parra et al., Edificio ellenistico (SAS 3), «ASNP», s. III, XXII, 3, 1992, 649- 700; 669-670, tav. XXIII, 2; M.C. Parra et al., L’edificio ellenistico nella conca orientale, in Entella I, a cura di G. Nenci, Pisa 1995, 9-76; 51, fig. 32, 1. Per E 2564, vd. M.C. Parra et al., Edificio ellenistico (SAS 3), «ASNP», s. III, XXIV, 1, 1994, 153-192; 170, tav. XXIII, 7.

 

Dagli oggetti alla storia: Questo tipo di lucerna è tipico in tutto il mondo greco d’Occidente in età ellenistica. Attestato sia in ceramica a vernice nera che acroma, è un’evoluzione delle forme prodotte in Attica tra la fine del VI e gli inizi del V sec. a.C.
 L’indispensabile funzione di oggetti destinati all’illuminazione, spiega l’ampia diffusione delle lucerne in tutti i contesti, pubblici e privati, ma anche la loro presenza nei rituali funebri o come elementi costanti nelle pratiche rituali alle divinità – e, quindi, nei depositi votivi –, dove venivano utilizzate preferibilimente nella versione acroma, probabilmente meno costosa.
 Anche a Entella, lucerne di questo tipo sono state frequentemente rinvenute nei più diversi contesti. Tutti gli strati di crollo scavati all’interno degli ambienti del granaio hanno restituito almeno un esemplare simile a quello interamente conservato proveniente dall’ambiente E (E 1536): segni tangibili delle necessità della vita quotidiana che si svolgeva anche all’interno di questo edificio pubblico.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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