Descrizione: Due lucerne del tipo con beccuccio lievemente espanso alle estremità e foro di alimentazione leggermente ovale (E 1536), stretta spalla inclinata verso l’interno, vasca a profilo lievemente curvilineo, con tubo centrale, base piana. Nell’immagine, E 2564 a sin., E 1536 a ds.
Dagli oggetti alla storia: Questo tipo di lucerna è tipico in tutto il mondo greco d’Occidente in età ellenistica. Attestato sia in ceramica a vernice nera che acroma, è un’evoluzione delle forme prodotte in Attica tra la fine del VI e gli inizi del V sec. a.C.
L’indispensabile funzione di oggetti destinati all’illuminazione, spiega l’ampia diffusione delle lucerne in tutti i contesti, pubblici e privati, ma anche la loro presenza nei rituali funebri o come elementi costanti nelle pratiche rituali alle divinità – e, quindi, nei depositi votivi –, dove venivano utilizzate preferibilimente nella versione acroma, probabilmente meno costosa.
Anche a Entella, lucerne di questo tipo sono state frequentemente rinvenute nei più diversi contesti. Tutti gli strati di crollo scavati all’interno degli ambienti del granaio hanno restituito almeno un esemplare simile a quello interamente conservato proveniente dall’ambiente E (E 1536): segni tangibili delle necessità della vita quotidiana che si svolgeva anche all’interno di questo edificio pubblico.