Cava ad Est del ‘granaio’ ellenistico

  Descrizione: Dal momento della strutturazione in centro urbano Entella vide la costruzione di edifici a carattere pubblico, anche monumentali,...

 

Descrizione: Dal momento della strutturazione in centro urbano Entella vide la costruzione di edifici a carattere pubblico, anche monumentali, insieme a quella della cinta muraria. Questa imponente attività edilizia fu facilitata dall’approvvigionamento in loco del materiale da costruzione: la pietra gessosa che costituisce l’ossatura della Rocca d’Entella. Spesso si ricorse a cavare i materiali in prossimità degli edifici da costruire, riutilizzando anche il vuoto di cava e disponendo i complessi monumentali secondo l’andamento del banco roccioso con un’organizzazione in terrazze.
È questo il caso anche degli edifici pubblici del vallone Est. Sulla prima terrazza – quella superiore, dalla quale si accedeva al ‘granaio’ di età ellenistica, disposto come l’oikos tardo-arcaico sulla seconda terrazza – sono ancora ben visibili fronti di cava antichi. In un settore indagato sistematicamente sono state individuate parti del bacino estrattivo, utilizzato in età ellenistica e poi occupato nel Medioevo a fini abitativi: sono conservati fronti di estrazione e blocchi semicavati abbandonati in situ; ben leggibili le tracce degli strumenti di lavorazione: cunei lignei per il distacco, picconi da cavatore, martelline.

 

Bibliografia: M.C. Parra, Edificio ellenistico (SAS 3), «ASNP», s. III, XXIV, 1, 1994, 153-164; 163-164, tav. XX, 1-2;  M.C. Parra, Un deposito votivo di fondazione ad Entella nel IV sec. a.C., in Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area elima, Atti del convegno (Gibellina, 22-26 ottobre 1994), Pisa 1997, 1203-1214; 1204-1205, tav. CCXXXVII, 1; Parra in M.C. Parra, M. de Cesare, Gli edifici del vallone orientale della Rocca, «ASNP», s. IV, IV, 1, 1999, 37-55; 40-41, figg. 33-36.