Lekanis a figure rosse E 118

Classe: Ceramica a figure rosse Forma/Tipo: Lekanis Materiale: Ceramica Dimensioni: diam. orlo 16; diam. piede 6,9; alt. con coperchio 11;...

Classe: Ceramica a figure rosse
Forma/Tipo: Lekanis
Materiale: Ceramica
Dimensioni: diam. orlo 16; diam. piede 6,9; alt. con coperchio 11; diam. coperchio 17,2
Stato di conservazione/restauri:
Interamente conservata, con piccole lacune integrate con restauro
N. Inventario: E 118
Collocazione: Settore G – Vetrina G1
Provenienza: Entella, Necropoli A – Fase ellenistica – rinvenimento 1989
Contesto di provenienza: Tomba 79
Descrizione: Coperchio conico schiacciato con bordo verticale leggermente concavo; pomello a bottone su stelo cilindrico centinato. Vasca poco profonda leggermente carenata, con orlo verticale con gradino di imposta all’esterno; piede a disco con breve stelo cilindrico centinato; anse orizzontali a nastro, bifide vicino all’attacco.
Decorazione: Sulla vasca fregio a linguette. Sul coperchio, due teste femminili di profilo a sin., con chiome avvolte entro sakkos legato sulla nuca a formare due alucce, si alternano a grandi palmette marginate in bianco, con foglie uncinate e pesanti germogli; sul bordo onde o “cani correnti”. Sul pomello due palmette stilizzate contrapposte.
Produzione: Officina del Pittore NYN
Cronologia: 340 – 310 a.C.
Bibliografia: R. Guglielmino, Necropoli A, «ASNP», s. III, XX, 2-3, 1990, 514-539; 535-536, tav. CXXVII, 2-3;
M. de Cesare, La ceramica italiota e siceliota ad Entella, in Quarte Giornate Internazionali di Studi sull’area Elima. Atti del Convegno (Erice, 1-4 dicembre 2000), Pisa 2003, 253-269, tav. XLIX, 1-2.

 

Dagli oggetti alla storia: Questo particolare tipo di vaso dotato di un coperchio che, se rovesciato, poteva diventare  un altro contenitore sostenuto dalla caratteristica impugnatura ampia e con stelo, è comunemente considerato un vaso  collegato al mundus muliebris, utilizzato per la toilette femminile, come contenitore per unguenti o per piccoli oggetti. Più  di una fonte antica e rappresentazioni vascolari collegano la lekanis anche all’ambito nuziale e al matrimonio. Lekanides  potevano essere donate come regalo di nozze, come vasi in cui venivano posti i gioielli che il padre donava alla sposa, ma  potevano contenere anche spezie o fili di ordito e dolci per i novelli sposi. Per il loro uso quotidiano, sia utilitario che simbolico, spesso venivano deposte nelle tombe come offerta funeraria. Anche le raffigurazioni presenti sui coperchi collegano, in  molti casi, questa forma vascolare al matrimonio, o genericamente alla donna e alla sua toilette, come quella sulla lekanis della Tomba 79 di Entella, con due teste femminili alternate a palmette. La sua presenza e la sua provenienza  da un’officina di un noto ceramista, assieme agli altri oggetti del corredo, è una conferma dello status sociale ed economico  elevato della defunta Takima, che conosciamo dall’iscrizione graffita su una delle lastre della tomba, e forse anche del suo  ‘stato civile’ di sposa.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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