Coppette acrome E 3295, E 4290, E 4291, E 4292, E 4293, E 4294

Classe: Ceramica fine acroma (o parzialmente verniciata) Forma/Tipo: Coppette mono- e biansate, apode Materiale: Ceramica Dimensioni: diam. orlo 8,3 min. -...

Classe: Ceramica fine acroma (o parzialmente verniciata)
Forma/Tipo: Coppette mono- e biansate, apode
Materiale: Ceramica
Dimensioni: diam. orlo 8,3 min. – 10,2 max.; diam. base 2,8 min. – 4 max
Stato di conservazione / restauri: Interamente conservate, ricostruite da frammenti e integrate con piccoli restauri
N. Inventario: E 3295, E 4290, E 4291, E 4292, E 4293, E 4294
Collocazione: Settore F – Vetrine F2-F3
Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel vallone Est – Fase ellenistica – Rinvenimento 1993
Contesto di provenienza: US 3100 – Deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico

Descrizione: Cinque coppette biansate ed una monoansata, del tipo ad orlo semplice, diritto, leggermente arrotondato; vasca poco profonda a profilo continuo, arrotondato o con leggera carenatura a metà della parete; fondo piano o leggermente concavo; anse a bastoncello applicate all’altezza dell’orlo. Vernice rossa all’estremità delle anse in E 4290.
Nella foto, E 4290, 4291, 4292, 4293, esemplificative del tipo.

Produzione: Locale
Cronologia: Fine IV sec. a.C.
Bibliografia: M.C. Parra, Un deposito votivo di fondazione ad Entella nel IV sec. a.C., in Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del convegno (Gibellina, 22-26 ottobre 1994), Pisa 1997, 1205-1206, tav. CCXXXVIII, 1; Parra in M.C. Parra, M. de Cesare, Gli edifici del vallone orientale della Rocca, «ASNP», s. IV, IV, 1, 1999, 39, fig. 32e; M.C. Parra, Ad Entella, tra un granaio ed un oikos: nuovi dati sulla thysia di fondazione, in Quarte Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del convegno (Erice, 1-4 dicembre 2000), Pisa 2003, 1029-1030, tav. CLXXVI, 2; M.C. Parra, Rivisitando temi entellini: alcune note, «ASNP», s. 5, 11/2, 2019, 69, fig. 105.

 

Dagli oggetti alla storia: È noto che il culto di Demetra e Kore ebbe grande rilievo in Sicilia, dove il mito colloca il ratto di Kore da parte di Ade e la successiva restituzione della figlia alla madre Demetra, episodio che simboleggia l’alternanza delle stagioni.
 Sono molti i santuari delle due divinità femminili (Thesmophoria) noti archeologicamente nell’isola e non mancano esempi in cui una stessa città ne ebbe due, uno urbano e uno suburbano: è questo il caso anche di Entella.
Queste coppette, come altre simili rinvenute nel deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico, furono utilizzate per offerte alle divinità ctonie, Demetra e Persefone, il cui culto è attestato a Entella nei due
Thesmophoria attivi nella città tra la fine del VI e la prima metà del III sec. a.C.: quello urbano, di cui fa parte il ‘granaio’, che occupa una vasta area della zona orientale della città e quello periurbano all’estremità opposta, appena al di fuori della cinta muraria.

 

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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