Kylix a v.n. E 343

Classe: Ceramica a vernice nera Forma/Tipo: Kylix di tipo C Materiale: Ceramica Dimensioni: diam. orlo 17; diam. piede 8,4; alt....

Classe: Ceramica a vernice nera
Forma/Tipo: Kylix di tipo C
Materiale: Ceramica
Dimensioni: diam. orlo 17; diam. piede 8,4; alt. 8
Stato di conservazione /restauri: Ricostruita quasi interamente da frammenti; integrata con restauro sull’orlo
N. Inventario: E 343
Collocazione: Settore G – Vetrina G1
Provenienza: Entella, Necropoli A – Rinvenimento 1987
Contesto di provenienza: Riempimento (US 48) di un anfratto nella roccia (US 119), a forma di nicchia

Descrizione: Orlo a profilo concavo con margine arrotondato, ampia vasca su stelo molto basso e tozzo, piede ‘a toro’; anse a bastoncello, impostate appena sotto la carenatura e inclinate. Interamente verniciata, ad eccezione della parte interna delle anse, di due piccole fasce tra le loro attaccature (handle-panels) e della base di appoggio del piede.

Produzione: Regionale
Cronologia: Fine VI-inizi V sec. a.C.
Bibliografia: R. Guglielmino, Necropoli A, «ASNP», s. III, XVIII, 4, 1988, 1523-1542; 1530 e 1539, tavv. CCCII, 1, CCCVIII, 1.

 

Dagli oggetti alla storia: Questa kylix, definita di tipo C nella prima classificazione delle coppe attiche a vernice nera, è molto diffusa anche nel mondo greco occidentale tra gli ultimi decenni del VI e i primi del V sec. a.C. Compare in contesti abitativi e funerari, come oggetto di corredo nelle sepolture; nella Sicilia centro-occidentale è spesso associata a ceramiche di tradizione indigena. Anche a Entella sono numerosi gli esemplari rinvenuti, ma questo è l’unico trovato pressoché integro, nell’area della “Necropoli A”, dove sono stati riconosciuti e scavati tre livelli di sepolture, relative alla prima e tarda età ellenistica e al Medioevo. Materiali di corredo funerario più antichi, ma non riconducibili a sepolture note, testimoniano un uso della necropoli anche in età arcaico/classica: presenze sporadiche e fuori contesto dovute a esumazioni e rimozioni avvenute nelle fasi successive di utilizzo dell’area. Anche questa kylix, trovata assieme a numerosi frammenti di ceramica dipinta di tipo indigeno riferibili ad un unico vaso di forma chiusa, in un piccolo anfratto nella roccia forse usato per scopi votivi, è una significativa testimonianza dell’uso e dei rituali che già nella tarda età arcaica dovettero interessare quest’area periurbana di Entella.

 

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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