Lucerne acrome E 3300, E3301, E3302

Classe: Lucerne acrome Forma/Tipo: Lucerne monolicni, a vasca aperta Materiale: Ceramica acroma Dimensioni: lungh. da 7,4 a 7,7; diam. vasca...

Classe: Lucerne acrome
Forma/Tipo: Lucerne monolicni, a vasca aperta
Materiale: Ceramica acroma
Dimensioni: lungh. da 7,4 a 7,7; diam. vasca da 6 a 6,3
Stato di conservazione / restauri: Interamente conservate o ricomposte da frammenti
N. Inventario: E 3300, E 3301, E 3302
Collocazione: Settore F – Vetrina F3
Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel vallone Est – Fase ellenistica – Rinvenimento 1993
Contesto di provenienza: US 3100 – Deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico

Descrizione: Tre lucerne del tipo con beccuccio arrotondato, foro di alimentazione circolare o leggermente ovale, stretta spalla inclinata verso l’interno, vasca bassa a profilo curvilineo, base piana. Chiare tracce d’uso sul beccuccio.

Produzione: Locale
Cronologia: Fine IV sec. a.C.
Bibliografia: M.C. Parra, Un deposito votivo di fondazione ad Entella nel IV sec. a.C., in Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del convegno (Gibellina, 22-26 ottobre 1994), Pisa 1997, 1205-1206, tav. CCXXXVIII, 1; Parra in M.C. Parra, M. de Cesare, Gli edifici del vallone orientale della Rocca, «ASNP», s. IV, IV, 1, 1999, 39, fig. 32c; M.C. Parra, Ad Entella, tra un granaio ed un oikos: nuovi dati sulla thysia di fondazione, in Quarte Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del convegno (Erice, 1-4 dicembre 2000), Pisa 2003, 1030, tav. CLXXVI, 1; M.C. Parra, Rivisitando temi entellini: alcune note, «ASNP», s. 5, 11/2, 2019, 69, fig. 106.

 

Dagli oggetti alla storia: È noto che il culto di Demetra e Kore ebbe grande rilievo in Sicilia, dove il mito colloca il ratto di Kore da parte di Ade e la successiva restituzione della figlia alla madre Demetra, episodio che simboleggia l’alternanza delle stagioni.
Sono molti i santuari delle due divinità femminili (Thesmophoria) noti archeologicamente nell’isola e non mancano casi in cui una stessa città ne ebbe due, uno urbano e uno suburbano: è questo il caso anche di Entella.

Lucerne come queste, rinvenute nel deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico, erano un elemento costante nelle pratiche rituali alle divinità, in questo caso Demetra e Persefone, il cui culto è attestato a Entella nei due Thesmophoria attivi nella città tra la fine del VI e la prima metà del III sec. a.C.: quello urbano, di cui fa parte il ‘granaio’, che occupa una vasta area della zona orientale della città e quello periurbano all’estremità opposta, appena al di fuori della cinta muraria.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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