Pesi da telaio E 4077

Classe: Pesi da telaio Forma/Tipo: Pesi troncopiramidali con due fori passanti Materiale: Ceramica Dimensioni: alt. 5,7, largh. base 4,5 Stato di...

Classe: Pesi da telaio
Forma/Tipo: Pesi troncopiramidali con due fori passanti
Materiale: Ceramica
Dimensioni: alt. 5,7, largh. base 4,5
Stato di conservazione / restauri: Integri, con qualche piccola lacuna e fessurazioni
N. Inventario: E 4077
Collocazione: Settore I – Vetrina I2
Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel vallone Est – Granaio ellenistico – Rinvenimento 1989
Contesto di provenienza: Strato di crollo (US 3010) di copertura fittile e lignea nell’ambiente D del granaio

Descrizione: Serie di 14 pesi del tipo troncopiramidale con due fori passanti, della stessa forma e dimensioni. Evidenti annerimenti della superficie e del corpo ceramico per esposizione a calore.

Produzione: Locale
Cronologia: Fine IV sec. a.C.
Bibliografia: M.C. Parra, Edificio ellenistico (SAS 3), «ASNP», s. III, XXII, 3, 1992, 649-659; 651-652, tav. XVI, 1; M.C. Parra, L’edificio ellenistico nella conca orientale, in Entella I, a cura di G. Nenci, Pisa 1995, 18-21, 32- 33, fig. 13.

 

Dagli oggetti alla storia: Questo gruppo di pesi da telaio è solo un nucleo rappresentativo della ben più numerosa serie di questi oggetti rinvenuta negli strati di crollo degli ultimi due ambienti a Nord del granaio ellenistico. Tutti riportano evidenti tracce di esposizione a fonte di calore. Al momento del rinvenimento, molti, frammisti a resti della travatura lignea del tetto dell’edificio (amb. E), erano così fortemente deteriorati dall’incendio che ha investito la struttura, da risultare irrecuperabili. In entrambe le stanze, i pesi troncopiramidali, misti anche ad oscilla, erano ammassati verso l’angolo sud-orientale e, nel caso dell’ambiente D, si trovavano accanto a frammenti semicombusti della struttura lignea del telaio stesso a cui erano appartenuti. Una eccezionale e infrequente scoperta, che ha permesso di ricostruire con certezza la tipologia dei due telai utilizzati dalle donne che abitavano l’edificio: telai di tipo verticale (histos orthios), in cui gruppi di fili dell’ordito erano tenuti in tensione da pesi attaccati alla loro estremità, disposti a due altezze diverse, in funzione della loro vicinanza e della compattezza dell’ordito. Così, la compresenza di pesi e oscilla, si spiega con il loro diverso, ma simile, scopo funzionale in questa importante attività ‘domestica’, molto diffusa nel mondo antico.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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