Statuetta fittile E 3315

Classe: Coroplastica Forma/Tipo: Statuetta femminile, tipo di Demetra (o offerente) con porcellino Materiale: Terracotta Dimensioni: alt. 22; alt. base 2,5;...

Classe: Coroplastica
Forma/Tipo: Statuetta femminile, tipo di Demetra (o offerente) con porcellino
Materiale: Terracotta
Dimensioni: alt. 22; alt. base 2,5; largh. base 9,7; diam. foro di scarico 2,5
Stato di conservazione/restauri: Ricomposta quasi interamente da alcuni frammenti; due lacune sulla base
N. Inventario: E 3315
Collocazione: Settore F – Vetrina F2
Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel vallone Est – Fase ellenistica – Rinvenimento 1993
Contesto di provenienza: US 3100 –  Deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico
Descrizione: Figura rigidamente stante su base a tronco di cono.
 Polos di media altezza, leggermente svasato; capigliatura a triplice fila di riccioli chioccioliformi; chitone poderes con apoptygma, con minutissime pieghe, drappeggiato a V sul petto; himation che avvolge come uno scialle le spalle e le braccia, scendendo lungo la figura; braccia semiallungate e strette al ventre a sorreggere un porcellino. Retro piatto lisciato, con foro di scarico circolare. Internamente cava.
 Ritocchi a stecca sui capelli e sui tratti del volto. Matrice fresca.
Produzione: Locale?
Cronologia: Prima metà del V sec. a.C.
Bibliografia: M.C. Parra, Un deposito votivo di fondazione ad Entella nel IV sec. a.C., in Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del convegno (Gibellina, 22-26 ottobre 1994), Pisa 1997, 1203-1214; 1206, tav. CCXXXVIII, 2; Parra in M.C. Parra, M. de Cesare, Gli edifici del vallone orientale della Rocca, «ASNP», s. IV, IV, 1, 1999, 37-55; 39, fig. 25; M.C. Parra, Rivisitando temi entellini: alcune note, «ASNP», s. 5, 11/2, 2019, 65-75; 69, fig. 103.

 

Dagli oggetti alla storia: È noto che il culto di Demetra e Kore ebbe grande rilievo in Sicilia, dove il mito colloca il ratto di Kore da parte di Ade e la successiva restituzione della figlia alla madre Demetra, episodio che simboleggia l’alternanza delle stagioni.
 Sono molti i santuari delle due divinità femminili (Thesmophoria) noti archeologicamente nell’isola e non mancano casi in cui una stessa città ne ebbe due, uno urbano e uno suburbano: è questo il caso anche di Entella.
Le statuette, come questa, rinvenute nel deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico sono immagini della divinità o di un’offerente alla divinità (Demetra), il cui culto è attestato a Entella nei suoi due
Thesmophoria, attivi tra la fine del VI e la prima metà del III sec. a.C.: quello urbano, di cui fa parte il ‘granaio’, che occupa una vasta area della zona orientale della città e quello periurbano all’estremità opposta, appena al di fuori della cinta muraria.

© SNS – Archivio fotografico SAET.
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