Statuetta fittile E 3313

Classe: Coroplastica Forma/Tipo: Statuetta femminile, tipo di Demetra (o offerente) con fiaccola e corona Materiale: Terracotta Dimensioni: alt. 22,5; alt....

Classe: Coroplastica
Forma/Tipo: Statuetta femminile, tipo di Demetra (o offerente) con fiaccola e corona
Materiale: Terracotta
Dimensioni: alt. 22,5; alt. base 2,8; largh. base 8; diam. foro di scarico 4,6
Stato di conservazione/restauri: Ricomposta interamente da due frammenti
N. Inventario: E 3313
Collocazione: Settore F – Vetrina F2
Provenienza: Entella, Area edifici pubblici nel vallone Est – Fase ellenistica – Rinvenimento 1993

 

Contesto di provenienza: US 3100 –  Deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico
Descrizione: Figura stante su base a tronco di cono, con gamba ds. leggermente flessa. Polos basso e largo; capigliatura a bande ondulate che scendono sulle spalle; chitone poderes e himation che avvolge come uno scialle le spalle e le braccia, scendendo ai lati della figura, con fitte pieghe in particolare sul lato sin.; avambraccio ds. leggermente piegato a sorreggere una fiaccola, braccio sin. disteso lungo il fianco, con corona nella mano. Retro piatto, lisciato, con ampio foro circolare di scarico. Internamente cava. Superficie con difetti di cottura. Μatrice stanca.
Produzione: Locale?
Cronologia: Fine del IV sec. a.C.
Bibliografia: M.C. Parra, Un deposito votivo di fondazione ad Entella nel IV sec. a.C., in Seconde Giornate Internazionali di Studi sull’area elima. Atti del convegno (Gibellina, 22-26 ottobre 1994), Pisa 1997, 1203-1214; 1206, tav. CCXXXIX, 4; Parra in M.C. Parra, M. de Cesare, Gli edifici del vallone orientale della Rocca, «ASNP», s. IV, IV, 1, 1999, 37-55; 39, fig. 30.

 

Dagli oggetti alla storia: È noto che il culto di Demetra e Kore ebbe grande rilievo in Sicilia, dove il mito colloca il ratto di Kore da parte di Ade e la successiva restituzione della figlia alla madre Demetra, episodio che simboleggia l’alternanza delle stagioni.
Sono molti i santuari delle due divinità femminili
(Thesmophoria) noti archeologicamente nell’isola e non mancano casi in cui una stessa città ne ebbe due, uno urbano e uno suburbano: è questo il caso anche di Entella.
Le statuette, come questa, rinvenute nel deposito di fondazione del ‘granaio’ ellenistico sono immagini della divinità o di un’offerente alla divinità (Demetra), il cui culto è attestato a Entella nei suoi due
Thesmophoria, attivi tra la fine del VI e la prima metà del III sec. a.C.: quello urbano, di cui fa parte il ‘granaio’, che occupa una vasta area della zona orientale della città e quello periurbano all’estremità opposta, appena al di fuori della cinta muraria.

© SNS – Archivio fotografico SAET.
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