Amphoriskos a vernice nera sovradipinta E 350

Classe: Ceramica a vernice nera sovradipinta Forma/Tipo: Amphoriskos Materiale: Ceramica Dimensioni: diam. orlo 5,4; diam. puntale 2,3; diam. max. 11,3; alt....

Classe: Ceramica a vernice nera sovradipinta
Forma/Tipo: Amphoriskos
Materiale: Ceramica
Dimensioni: diam. orlo 5,4; diam. puntale 2,3; diam. max. 11,3; alt. 20,9
Stato di conservazione / restauri: Ricomposto da frammenti e interamente ricostruito con integrazioni
N. Inventario: E 350
Collocazione: Settore G – Vetrina G2

Provenienza: Entella, Necropoli A – Fase ellenistica – Rinvenimento 1987

Contesto di provenienza: Banco di gesso ridepositato tagliato da tombe ellenistiche (US 77)

Descrizione: Piccola anfora con orlo svasato, collo cilindrico centinato nella parte inferiore, corpo ovoidale, breve puntale con estremità emisferica, anse a nastro verticali, impostate tra collo e spalla.
 Gran parte della superficie presenta abrasioni e scheggiature, ma sulla spalla e sulla pancia si conservano tracce della decorazione sovradipinta in bianco con ritocchi in bruno-arancio. Si riconoscono motivi vegetali e figurati: foglie a 5 lobi e un profilo di testa muliebre.

Produzione: Non determinata
Cronologia: Ultimi decenni del IV sec. a.C.
Bibliografia: C.A. Di Noto, R. Guglielmino, Necropoli A. Analisi dei materiali di età ellenistica, «ASNP», s. III, XXII, 3, 1992, 719-746; 745, tav. L, 2.

 

Dagli oggetti alla storia:  Difficile trovare confronti precisi per questa piccola anfora (amphoriskos) – contenitore per oli o profumi – unica nel suo genere ad Entella, decisamente rara nel resto della Sicilia. I confronti migliori per la forma si riscontrano in amphoriskoi in pasta vitrea, la cui origine rimanda ad ambito fenicio, ma versioni assimilabili si trovano anche in rari esemplari ceramici trovati nell’isola (da Vassallaggi, a Camarina a Castellazzo di Marianopoli), datati tra la fine del V e i decenni finali del IV sec. a.C. A questo periodo rimandano anche la vicinanza formale con tipi attici a vernice nera datati tra 430 e inizi del IV sec. a.C. e lo stile decorativo che richiama la cd. “Ceramica di Gnathia” (dal secondo quarto del IV alla fine del III sec. a.C.), caratteristica per le scene figurate e ornamentali dipinte in bianco, spesso con tocchi di giallo e di rosso paonazzo.
Non è chiara la funzione, nella necropoli ellenistica di Entella, di questo oggetto, che non appartiene a un corredo funebre.

© SNS – Archivio fotografico SAET.

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